“L’intervallo tra la prima e la seconda somministrazione prolungato alla sesta settimana, quindi ai 42 giorni, non inficia minimamente l’efficacia dell’immunizzazione e ci permette di somministrare molte più dosi di vaccino”. Risponde da medico Franco Locatelli, Presidente del Consiglio Superiore di Sanità (Css) e coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico (CTS) , ad Agorà su Rai Tre, in merito allo slittamento a 42 giorni della somministrazione tra la prima e la seconda dose del vaccino Pfizer.
“Capisco – ha proseguito – che chi lavora nell’industria abbia atteggiamenti protettivi rispetto agli studi condotti e questi principalmente riguardavano l’intervallo di 21 giorni ma poi gli studi sulla vita reale ne hanno mostrato efficacia anche con intervallo a 42 giorni”. Quindi “affermazioni come quelle di ieri creano solo sconcerto e sarebbero auspicabilmente evitabili”.
Dobbiamo quindi per Locatelli “prolungare per quanto possibile l’intervallo tra le due somministrazioni senza andare a inficiare efficacia: 42 giorni di distanza per vaccini a mRna e a 12 settimane per vaccini a vettore adenovirale sono gli intervalli di tempo che ci mettono in sicurezza”.
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