Predominanza della variante inglese sui contagi da coronavirus nelle Marche, casi sporadici di variante ‘Newyorkese’ e ‘Sudafricana’, nessuno di variante Indiana. Questo il quadro regionale della tipologia di infezioni riferito dal prof. Stefano Menzo, direttore del Laboratorio di Virologia degli Ospedali Riuniti di Ancona, punto di riferimento delle Marche per la ricerche delle varianti. “C’è una grande predominanza della variante inglese dappertutto, – spiega all’ANSA – sporadiche situazioni di altre varianti che si riscontrano, però non c’è una sostituzione in questo momento. Variante indiana? Nelle Marche non è stato trovato neanche un caso. Di ‘newyorkese’ e ‘sudafricana’ continuiamo a vedere qualche raro caso ma sembrano isolati e non epidemie a parte”. “Quando c’è una contrazione, almeno fino a poco tempo fa, adesso forse ci sarà una piccola ripresa, – afferma il prof. Menzo – si congela la situazione che c’era. Può succedere che durante le riprese, quando aumentano i contagi, che qualche variante possa prendere più piede rispetto ad altre come successo a gennaio con la variante inglese. Vedremo se nelle prossime settimane ci sarà questa ‘ripresina’ e che aspetto avrà. Ora – conclude – siamo in una fase di stasi”.