“C’è un problema tecnico” dice il curatore fallimentare Franco Zazzetta, uscendo dall’ufficio del notaio Pietro Caserta. “Risolvibile” aggiungerà l’avvocato Carlo Arfè, dello studio Acronzio. Ma tecnicamente l’asta è andata deserta. Il gruppo che ha presentato l’offerta per rilevare il titolo sportivo rossoblù, quello della neo costituita Sambenedettese Srl, ha depositato una contabile di bonifico e non un assegno circolare non trasferibile pari al 25 per cento della proposta, come da bando di gara. Dunque, offerta respinta. Per un evidente difetto nella procedura.
E così la Samb fallita il 4 maggio scorso non è ancora stata venduta. La mattinata si è conclusa con l’ennesimo colpo di scena. La “palla” ripassa al giudice delegato Francesca Calagna e al Tribunale di Ascoli Piceno. Oggi pomeriggio udienza e poi, forse, la decisione di indire una seconda asta il 24 maggio.