Penelope, nelle Marche scomparse 726 persone in 40 anni

Nelle Marche negli ultimi quarant’anni sono scomparse più di 700 persone, tra minori, adulti e anziani. Lo ricorda l’associazione Penelope Marche in occasione della Giornata Internazionale dei bambini scomparsi, che ricorre in tutto il mondo il 25 maggio, per sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti dei minori che scompaiono senza lasciare traccia. Una data che ricorda la scomparsa del piccolo Ethan Patz, 6 anni, rapito a New York il 25 maggio 1979 mentre si stava recando alla fermata dell’autobus per andare a scuola. Dal totale delle denunce di scomparsa a livello nazionale si rileva che il 52,94% concerne la scomparsa di minori. Nelle Marche mancano all’appello 726 persone. Alla stessa data sono da rintracciare 616 minori tra cui 31 italiani e 585 stranieri. Sono 22 sono i cadaveri non identificati nella regione censiti al secondo semestre 2020. L’associazione ricorda la sparizione misteriosa nel 1979 di Sergio Isidori che a soli 5 anni e mezzo scomparve senza lasciare traccia da Villa Potenza (Macerata). Ad oggi rimane tra i casi insoluti in Italia. Tra i casi di minori scomparsi l’associazione ha seguito da vicino la vicenda di Cameyi Mosammet, 15 anni, scomparsa la mattina del 29 maggio 2010, da Ancona, i cui frammenti ossei sono stati ritrovati nel marzo 2018 nel cosiddetto “Pozzo degli orrori” a Porto Recanati (Macerata). Penelope Marche Odv sta anche affiancando genitori vittime di sottrazione internazionale di minore, rapimento ad opera di un genitore che conduce illecitamente all’estero il minore, in alcuni casi, senza più darne notizia interrompendo qualsiasi contatto con l’altro genitore.