Avezzano – Sgominata una centrale di spaccio nella frazione di San Pelino

Operazione antidroga, nella frazione di San Pelino di Avezzano. Alle prime luci dell’alba oltre 30 agenti della polizia locale, impegnati in un’importante operazione antidroga a seguito della quale sono stati fermati e identificati sette persone di nazionalità marocchina che alloggiavano in un caseggiato rurale, trasformata da alcuni mesi in centrale per lo spaccio di droga (hashish e cocaina in particolare).
L’indagine della polizia locale di Avezzano, avviata nel mese di marzo e condotta con numerosi appostamenti sul territorio, ha permesso di individuare nella frazione di San Pelino buona parte dei componenti di un organizzato sodalizio di trafficanti.
Secondo quanto emerso dai primi accertamenti investigativi condotti dagli agenti del nucleo operativo sicurezza urbana, sarebbero oltre un centinaio le cessioni giornaliere di dosi di droga in favore di soggetti provenienti da tutta la Marsica, a conferma delle ampie dimensioni che tale business illecito aveva raggiunto.
Le tecniche di spaccio possono essere assimilate a quelle del drive-in di un noto fastfood, in cui la clientela effettuava l’ordinazione e si approvvigionava della droga restando comodamente seduta in auto, passando semplicemente davanti a un cancello dell’edificio. Un’attività di spaccio, condotta anche in orari notturni, che non è sfuggita all’occhio attento della polizia locale.
L’operazione, che ha visto il determinante apporto di due cani antidroga messi a disposizione dalla guardia di finanza, non si è ancora conclusa visto che gli agenti, su disposizione della Procura della repubblica di Avezzano, stanno estendendo gli accertamenti anche alla vasta platea di clienti, i cui nominativi e i numeri di telefono sono stati trovati durante le perquisizioni all’interno di un “libro-mastro”.
L’infallibile fiuto dei due segugi della guardia di finanza ha consentito di rinvenire un quantitativo di sostanza stupefacente e materiale per il confezionamento delle dosi, oltre a diverse migliaia di euro, tutti in banconote di piccola taglia.
Per gli autori dell’attività illecita l’autorità giudiziaria sta procedendo alla emissione di misure cautelari in ragione delle differenti responsabilità riscontrate.