Il tratto che guarda all’abitazione-laboratorio di Franco Summa in via Cadorna è stato intitolato all’artista scomparso lo scorso anno. Con una breve cerimonia il sindaco di Pescara Carlo Masci ha tradotto in realtà l’auspicio del voto unanime del Consiglio Comunale che in tal modo intendeva ricordare una delle figure più significative della cultura che da Pescara portò in Italia e nel mondo un linguaggio espressivo originale e facilmente riconoscibile per l’impatto cromatico che ne divenne la firma.
Alla cerimonia di scopertura della targa di toponomastica, oltre al sindaco Masci, hanno preso parte il vice Gianni Santilli, gli assessori Alfredo Cremonese, Patrizia Martelli e Maria Rita Paoni Saccone, i consiglieri Claudio Croce e Zaira Zamparelli, il presidente della Fondazione Summa Ottorino La Rocca e i vice Giovanni Tavano e Lucio Zazzara, intellettuali come Dante Marianacci e amici dell’artista come Claudio Carella. Il primo cittadino ha ricordato Franco Summa e l’esperienza del crogiolo di idee che gravitò nella zona di piazza Duca degli Abruzzi, a due passi dal Liceo artistico. Zazzara ha rievocato il clima culturale che annoverava personalità quali Misticoni e Spalletti, Tavano il fatto che Summa scelse di perseguire un’idea sociale dell’arte fruibile dall’intera comunità.