Capi di abbigliamento contraffatti nel mirino della Finanza, che ha eseguito due sequestri, a Pescara. Tre persone sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria per i reati di contraffazione e ricettazione. Il primo sequestro è stato effettuato in un esercizio commerciale gestito da un cittadino straniero, dedito alla vendita all’ingrosso e dettaglio di abbigliamento per bambini. Scovati 300 articoli (t-shirt, vestitini, canotte e pantaloncini) con loghi contraffatti di personaggi televisivi, molto in voga tra gli adolescenti e i più piccoli.
In una seconda operazione i militari hanno intercettato un cittadino senegalese che aveva appena ritirato da un corriere un pacco sospetto, proveniente dalla Turchia, all’interno del quale sono stati rinvenuti un centinaio di capi di abbigliamento contraffatti. L’attività, estesa all’abitazione dell’uomo, ha permesso di rinvenire e sottoporre a sequestro complessivamente circa 4.500 articoli recanti marchi contraffatti dei più noti brand nazionali e internazionali, perfettamente confezionati ed etichettati.
Nell’ambito del piano operativo disposto, un ulteriore intervento è stato condotto dai militari del gruppo di Pescara, che hanno sequestrato decine di capi di marchi contraffatti ad altro cittadino dedito alla vendita abusiva.
Le attività si sono concluse con il sequestro di tutto il materiale contraffatto e con la denuncia all’Autorità Giudiziaria di tre persone.
In tutti i casi, data l’assenza di documentazione commerciale e fiscale sono state avviate opportuni accertamenti finalizzati alla ricostruzione della presunta “filiera illecita”, mediante l’identificazione dei produttori, dei “grossisti” e dei distributori, che permettono ai venditori finali l’approvvigionamento del materiale illecito.