I funzionari dell’Agenzia delle Dogane e i militari della Guardia di Finanza hanno scovato un passeggero svizzero, in partenza dal porto di Ancona con destinazione finale in Medio Oriente, che nascondeva nei bagagli personali una pesante placca di metallo dorato risultata poi essere d’oro. Il blocco, dal peso di circa due kg, per un valore stimato di mercato di oltre 86mila euro, era stato occultato all’interno di un bagaglio del passeggero, ed era trasportata senza la necessaria dichiarazione all’Uif (Unità di informazione finanziaria per l’Italia) prevista dall’art. 1 della legge n.7 del 2000 in materia di circolazione dell’oro. Il passeggero è stato quindi verbalizzato ai sensi dell’art. 4 della medesima normativa per la violazione all’obbligo di dichiarazione con una sanzione ammontante a più di 8.000 euro e l’oro sottoposto a sequestro amministrativo, a garanzia del pagamento della ammenda. L’analisi del metallo prezioso condotta successivamente con strumentazione tecnica da un perito orafo ha confermato l’elevato grado di purezza.