In vista di lasciare la guida del Comando generale delle Capitanerie di Porto, il 24 luglio per raggiunti limiti d’età, l’ammiraglio Giovanni Pettorino ha visitato i 288 presidi della Guardia Costiera in cui prestano servizio 11mila tra uomini e donne. Lo ha riferito lo stesso Pettorino ad Ancona, dove è stato direttore marittimo e Comandante del porto tra il 2010 e il 2013 e dove si è ‘insediato’ oggi come Commissario dell’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Centrale. La decisione di visitare i presidi l’aveva presa prima di sapere del nuovo incarico, con l’intento di lasciare per ultima la piccola “Seziomare” di Falconara Marittima (Ancona) che “insieme a quelle di Sarroch (Sardegna) e Santa Panagia (Sicilia) sono quelle in cui arriva la maggior parte degli idrocarburi in Italia”. Oggi l’ammiraglio ha completato il giro a Falconara anche per salutare amici e colleghi in vista della ‘pensione’: “il destino ha voluto che tornassi in un’altra veste…”.
“Un momento bellissimo aver incontrato tutti gli 11mila uomini e donni della guardia costiera che ogni giorno servono il Paese e sono al servizio degli interessi marittimi e portuali del nostro Paese, – ha detto l’ammiraglio -, importanti perché dai porti prendiamo parte importante del pil: quello di Ancona per il 3% discende dal porto. Uomini e donne che – ha ricordato – in questi anni continuano, tra tante emergenze, in mare e soccorsi, a servire gli interessi marittimi di un Paese come il nostro che sul mare ha un ruolo fondamentale, come sul mare e nei porti le Adsp (56 porti; ndr) hanno un ruolo fondamentale e cioè gestire le porte d’ingresso del nostro Paese”.