Il primo reato lo ha commesso all’età di 14 anni e nell’arco della sua vita ha collezionato tutta una serie di delitti occultando la propria identità con ben 67 diversi “alias”. Da qui prende il nome l’operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Ancona. I militari del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Ancona, hanno dato esecuzione ad una misura di prevenzione patrimoniale disposta dal Tribunale di Ancona nei confronti della donna oggi 34enne, bosniaca di etnia rom la quale è stata ritenuta socialmente pericolosa in quanto condannata per plurimi reati contro il patrimonio. Sono stati per questo sottoposti a confisca beni a lei riconducibili per un valore complessivo di circa 260mila euro. Un patrimonio che non trova alcuna corrispondenza con gli esigui redditi illeciti dichiarati dalla donna. Gli immobili sono costituiti da un appartamento di pregio a Falconara Marittima, due terreni nelle provincie di Ancona e Macerata, un camper, una autovettura di lusso modello Porsche “Panamera”, oltre a somme su conti correnti e depositi. Tali beni sono stati acquisiti definitivamente al patrimonio dello Stato. Le indagini svolte dalle Fiamme Gialle di Ancona hanno dimostrato che i delitti contestati alla donna erano stati commessi senza soluzione di continuità in un arco di tempo di circa venti anni nel corso dei quali la 34enne aveva fornito agli organi di polizia differenti nomi proprio per rendere più difficile agli investigatori la propria identificazione. La donna aveva inoltre subito una condanna di 15 anni ed 8 mesi di reclusione, pena mai scontata a causa del suo ripetuto stato di gravidanza