L’Associazione Sportiva Sambenedettese fuori dalla Serie C. C’è il “no” anche del Collegio di Garanzia del Coni, e dunque quello dell’ultimo grado giustizia sportiva dopo la doppia bocciatura della Covisoc per il nodo dei contributi previdenziali (377mila euro, pagati con una compensazione di crediti d’Iva da soggetti terzi). Domani il Consiglio federale provvederà a completare gli organici di B e Lega Pro senza il club rossoblù, con il Fano che è tra i club a nutrire qualche speranza di ripescaggio.
Il Coni ha respinto il ricorso presentato dalla Samb di Roberto Renzi, difesa nel pomeriggio a Roma dai legali Cesare Di Cintio e Federica Ferrari. La notizia è stata anticipata con un tweet alle 21.10 dal giornalista della Gazzetta dello Sport, Nicola Binda. Poco fa la telefonata di Renzi al sindaco Pasqualino Piunti, impegnato in Consiglio comunale, telefonata nella quale il presidente rossoblù ha confermato l’esclusione della Samb dal calcio professionistico.
L’ultima carta che Renzi potrebbe giocarsi è quella della giustizia ordinaria, con il ricorso al Tar del Lazio. Dopo quelle del 2009 e del 2013, insomma, un’altra mancata iscrizione per la Samb, che pareva essersi salvata dopo l’asta fallimentare del 24 maggio scorso. E invece a Renzi non è bastato aggiudicarsi il titolo sportivo e affiliare la nuova società, garantendo quasi 2 milioni di euro.