Tre sono gli elementi di diritto su cui si fonda la decisione del Coni. L’atto porta la data del 29 luglio e contiene le motivazioni del diniego del Collegio di Garanzia dello sport all’istanza presentata dalla A.S. Sambenedettese per chiedere l’annullamento della delibera del consiglio federale della FIGC del 16 luglio scorso. IL PRIMO. c’è un termine perentorio che è quello del 28 giugno 2021 oltre il quale non è ammessa – si legge nelle motivazioni – alcuna documentazione ulteriore. Bocciata dunque la richiesta di una proroga per ottenere in subordine una fideiussione a garanzia dei debiti. CAPITOLO DUE. Le competenze del Co.Vi.So.C. La Samb ha contestato l’eccesso di potere di tale organo nell’aver consultato la Direzione Centrale Antifrode Anticorruzione e Trasparenza. Contestazione il Coni ritiene infondata precisando al contrario che la commissione di vigilanza si è comportata diligentemente. IL TERZO ELEMENTO su cui si basa la decisione del Coni è sicuramente quello che pesa di più. È meramente tecnico ma essenziale ai fini della decisione. Riguarda la modalità di estinzione del debito. Il Coni scrive che quello adottato dalla neo società “non è ammesso dall’ordinamento”. E la ragione sta nel fatto che “non di rado – si legge – le fattispecie di accollo così strutturate hanno un carattere fraudolento” tradotto vuol dire che può essere riconducibile ad forma di evasione di rilevanza penale. Il ricorso al Tar è stato già presentato dall’avvocato Di Cintio. Si attende la fissazione dell’udienza. Nel frattempo procedono le consultazioni del sindaco Piunti con l’imprenditoria locale. L’ultimo incontro ieri sera in cui è stata fissata una scadenza, per domenica prossima onde recuperare le quote necessarie a fondare una nuova società per l’eventuale iscrizione in serie D