Fermo – Autodichiarazioni false, nei guai 55 soggetti

Incassavano indebitamente oltre 165.000 euro attraverso autocertificazioni false: 55 soggetti, accusati di illeciti nel settore della spesa pubblica, sono stati segnalati alla procura della Repubblica presso il tribunale di Fermo, dopo l’indagine svolta dalla guardia di finanza. Tra le certificazioni che venivano falsificate c’erano le dichiarazioni sostitutive presentate dai cittadini per ottenere sussidi di varia natura, quali ad esempio il reddito di cittadinanza, l’assegno sociale, il gratuito patrocinio, la cassa integrazione o i contributi a fondo perduto introdotti dal decreto legge 34/2020, in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali, in favore delle aziende in difficoltà a causa della pandemia. In merito al reddito di cittadinanza, concesso sulla scorta di autocertificazioni attestanti tra l’altro oggettive condizioni di difficoltà economica, sono state molteplici le discordanze rilevate dalle Fiamme Gialle fermane tra la situazione economica e patrimoniale dichiarata e quella effettiva dei richiedenti. Oltre a falsità ed omissioni relative alla situazione economico patrimoniale, sono emerse ulteriori situazioni incompatibili con la legittima riscossione del beneficio, come la carenza del requisito di residenza minima di 10 anni sul territorio italiano, l’assenza del permesso di soggiorno permanente, inesattezze circa l’effettiva composizione del nucleo familiare o l’omissione della comunicazione di attività lavorative iniziate dopo la presentazione della domanda. In uno dei numerosi casi riscontrati, gli agenti hanno denunciato una donna, cittadina extra-comunitaria residente a Porto Sant’Elpidio e percettrice del reddito poiché è stata trovata in possesso di 20mila euro in contanti mai dichiarati all’Inps, né al momento della presentazione dell’istanza per l’ottenimento del beneficio, né successivamente. Tra i soggetti segnalati alla procura, ovviamente, non compaiono solamente gli autori delle certificazioni falsi ma anche coloro che le hanno commissionate e, dunque, che ne hanno beneficiato.