34enne di Pescara (M.F.), ma residente a Francavilla al Mare, già soggetto a restrizioni, picchia in maniera violenta la compagna e viene arrestato dai Carabinieri con l’accusa di rapina, lesioni personali e minaccia.
Stava scontando una pena per reati predatori e spaccio di stupefacenti con il regime dell’affidamento in prova ai servizi sociali. Durante un permesso premio il giovane conosce una ragazza (Maria, nome di fantasia), più giovane di lui, e inizia a frequentarla. Si mostra subito un uomo violento, possessivo e geloso, ma la relazione continua per diversi mesi fino a quando i due organizzano una giornata al mare con alcuni amici in comune. Tutto procede bene fino a quando arriva l’ora per il compagno di rincasare, in quanto soggetto a restrizioni: deve essere a casa per le 20.00. Maria lo saluta dicendo che lei tornerà a casa con le amiche. L’uomo si arrabbia e la colpisce con due pugni allo stomaco, tanto da farla accasciare a terra. Poi afferra le chiavi di casa e il cellulare della donna e fugge via.
Maria resta sola e senza cellulare. Chiede aiuto a una passante che le presta il cellulare per chiamare la mamma in soccorso. La madre accompagna la ragazza a casa dell’uomo con l’intento di recuperare il telefono e le chiavi, ma il 34enne la picchia con violenza, tanto da strapparle i vestiti. Poi, pensando che la madre abbia chiamato i carabinieri, si affretta a salire su a casa, non prima di essersi tenuto le chiavi dell’abitazione di Maria. La minaccia dicendole che l’avrebbe bruciata in seguito. La madre della ragazza, nel frattempo, aveva chiamato il 118. Maria viene visitata, riportando una prognosi di 10 giorni.
Le donne denunciano immediatamente alla stazione di Miglianico quanto accaduto e i colleghi di Francavilla al mare arrestano il giovane, da ieri al carcere di Pescara, per scontare il resto della pena e affrontare le nuove accuse.