Tre donne uccise in 24 ore in Italia. Tra loro anche Silvia Manetti, 46enne originaria di Altopascio, in provincia di Lucca, ma vissuta per vent’anni ad Ascoli Piceno con suo marito, morto prematuramente. La donna, che negli ultimi anni si era rifatta una vita, è stata sgozzata con una coltellata dal nuovo compagno Nicola Stefanini, 48 anni, di Volterra.
I due tornavano a casa a Monterotondo Marittimo (Grosseto) dopo aver festeggiato il loro anniversario, la notte scorsa. L’uomo dopo aver chiamato i soccorsi, rivelatisi inutili, ha confessato tutto ed è stato arrestato. I militari lo hanno localizzato e poi trovato in lacrime e con i vestiti sporchi di sangue davanti all’auto: nell’abitacolo il corpo della donna, uccisa con una coltellata alla gola. L’ennesimo femminicidio che ha sconvolto anche il Piceno dove Silvia Manetti era piuttosto conosciuta.
Una sua amica ed ex collega la ricorda così su Fb: “Silvia ha lavorato all’IPERCOOP Città delle Stelle con me e molti miei colleghi per molti anni. Non potevo non darne la notizia ai Soci che sicuramente hanno un bel ricordo di lei. È stata uccisa barbaramente da un compagno che diceva di amarla, l’ennesimo femminicidio senza ragione. Silvia non ha avuto una vita facile, ma ha continuato a credere nell’amore, nonostante tutto…Questa sera e questa notte il mio pensiero va a lei e ai suoi due bimbi”.
La donna, si era trasferita ad Ascoli dopo aver sposato il marito Cesare Tempera, l’ascolano per il quale aveva deciso di lasciare la sua Toscana. Silvia aveva lavorato e vissuto al fianco dell’uomo dal quale ha avuto due figli, oggi di 14 e 10 anni. Purtroppo, Cesare Tempera è venuto a mancare nel 2013, e Silvia, rimasta vedova a soli 38 anni, ha deciso di abbandonare le Marche per fare ritorno dai genitori ad Altopascio.