Per anni ha perseguitato la figlia minore, l’ex coniuge e la tutrice e ora è stata arrestata dalla Polizia. Ieri la Squadra Mobile dell’Aquila, unitamente al personale specializzato del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e della Squadra Mobile di Roma, dopo cinque mesi di ricerche, ha rintracciato a Roma C.S. A.C., la donna, messicana di 40 anni, residente all’Aquila.
Il G.I.P. del Tribunale dell’Aquila ha ritenuto adeguata la richiesta degli inquirenti della misura cautelare della custodia in carcere.
Tuttavia, l’arrestata si era già resa irreperibile dal mese di marzo, quando, a seguito di un intervento della Volante in cui era stato disposto un T.S.O., era fuggita dall’Ospedale dell’Aquila. Poche settimane dopo è stata colpita dal provvedimento di custodia cautelare in carcere che restava ineseguito.
Dopo alcuni mesi di ricerche da parte degli investigatori della Sezione Fasce Deboli della Squadra Mobile dell’Aquila, attraverso l’utilizzo di sistemi tecnologici, la donna è stata individuata a Roma. Grazie all’intervento del personale specializzato del servizio centrale operativo della Polizia di Stato e all’ausilio della Squadra Mobile di Roma, è stato possibile circoscrivere la posizione dell’indagata, individuata mentre passeggiava in una via del centro della Capitale.
La donna, una volta scoperta, ha dato in escandescenza, aggredendo anche gli operanti, si legge nella nota della Questura. Ritornata alla calma dopo l’intervento del personale medico, è stata portata in Questura e al termine degli adempimenti di rito associata alla casa circondariale di Rebibbia.