Dipendenti sottopagati e senza tutele. Nel mirino della Guardia di Finanza è finito un imprenditore del settore manifatturiero per aver impiegato sette lavoratori in nero e nove irregolari. Nell’indagine coordinata dalla procura di Macerata è stato appurato che veniva corrisposta una retribuzione netta inferiore di circa il 40% rispetto a quella stabilita nel Contratto Collettivo Nazionale di categoria, come confermato dagli stessi lavoratori dipendenti, rivelando anche che se non avessero accettato le condizioni, ovvero una paga oraria di 4,50-5 euro, sarebbero stati licenziati. Il datore di lavoro è stato denunciato per “caporalato”. Accertato anche che a taluni dipendenti la retribuzione è stata corrisposta per alcune mensilità senza utilizzare metodi tracciabili e che due dipendenti sono stati impiegati, in alcune giornate, mentre fruivano della Cassa Integrazione in Deroga da Covid-19. Così l’impresa ha anche usufruito gratuitamente di prestazioni lavorative pagate in realtà dall’Inps: per questo è stata sanzionata amministrativamente e l’importo indebitamente percepito è stato segnalato alla Direzione Provinciale dell’Agenzia delle Entrate di Macerata, quale provento illecito da sottoporre a tassazione.