L’ipotesi più credibile è che sia morto asfissiato nell’autocisterna del suo tir, dove era sceso per recuperare una guarnizione caduta. Sarà l’autopsia a fare chiarezza su quanto avvenuto la scorsa notte intorno alle due a Fidenza (Parma). A perdere la vita un uomo di 47 anni, Massimo Amici, camionista residente in provincia di Macerata.
Pare stesse facendo arieggiare il mezzo dopo aver scaricato del vino sul retro dello stabilimento dell’azienda Giotti, importante realtà nell’imbottigliamento di bevande. Con un trasporto di vino spesso rimangono all’interno delle cisterne residui di azoto o etanolo. Massimo Amici a un certo punto sarebbe sceso autonomamente nella cisterna dalla botola superiore, per recuperare una guarnizione, ma da lì non è più uscito. Ad accorgersi di lui alcuni addetti, che in precedenza gli avevano chiesto di spostare il mezzo, e un suo collega camionista, che lo stava cercando. Il 47enne è stato notato privo di sensi in fondo alla cisterna e così sono scattati i soccorsi. I vigili del fuoco hanno estratto il corpo dal camion e gli operatori del 118 hanno a lungo provato a rianimare Massimo. Per lui però non c’è stato nulla da fare. Sull’episodio ora indagano i carabinieri della compagnia di Fidenza, coordinati dal pm di turno della Procura di Parma Andrea Bianchi, che ha raggiunto il luogo dell’incidente, e il personale dell’ispettorato del Lavoro, che ha avviato verifiche. La salma del camionista, che risulta essere proprietario della motrice del camion, è stata messa a disposizione dell’autorità giudiziaria che a breve disporrà la consulenza medico legale. Il camion è stato sottoposto a sequestro.