Il Tar ha accolto il ricorso presentato dall’Associazione Sportiva Sambenedettese di Roberto Renzi, che chiedeva di essere iscritto in soprannumero in serie D.
Adesso, su invito del Tribunale amministrativo del Lazio, la Figc riaprirà i termini – due o tre giorni al massimo, riferisce una fonte dalla capitale – invitando la società rossoblù a presentare una nuovo procedura per avvalersi dell’articolo 52 comma 10 delle Noif. Dunque, Renzi dovrà proporre un progetto credibile, corredato dai 350mila euro a fondo perduto, la tassa d’iscrizione, un piano finanziario e conti a posto, sistemando presumibilmente anche i 332mila euro di contributi previdenziali che a luglio non lo ha fatto iscrivere in serie C. Poi solita procedura: parere, non vincolante, della Commissione federale e giudizio definitivo del presidente Gabriele Gravina.
Morale: l’operazione resta complicata e non può ancora esserci la certezza che il calcio rossoblù riesca a ripartire. Tanto che dalla Figc è già scattato l’invito a presentare una richiesta d’iscrizione in subordine al gruppo locale capitanato dall’ex rossoblù Claudio Bartolomei, quello indicato nei giorni scorsi dal sindaco uscente Pasqualino Piunti come scialuppa di salvataggio. Ecco perché i locali continuano a cercare un alleato forte. Dopo il rifiuto dell’ex patron Franco Fedeli. E i no dell’ex Pescara Angelo Renzetti, in pausa dopo la decennale esperienza al Lugano, in Svizzera, e dell’ex Giulianova Alessandro Quartiglia.
Ma adesso il pallino è tornato in mano a Renzi. E all’orizzonte ci sono altre giornate di trepidante attesa per la tifoseria.
Sotto la sentenza pubblicata dal Tribunale amministrativo del Lazio.