“Cinque mesi fa, se qualcuno mi avesse detto che a settembre avremmo avuto l’80% di cittadini marchigiani vaccinati avrei fatto un plauso ai marchigiani, al sistema sanitario e a tutti noi. Quindi non rincorrerei quei numeri, mi concentrerei per mettere in campo tutte le strategie possibili e immaginabili per ridurre l’impatto della pandemia sulla popolazione”.
Così il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli rispondendo a una domanda dei giornalisti sulla campagna di vaccinazione nelle Marche e su alcune categorie un po’ ‘attardate’.
“Le statistiche sono in itinere, – ha affermato in vista della ripartenza delle scuole – non dobbiamo rincorrere i numeri del primo giorno, del secondo giorno, della prima settimana, del terzo mese: se andiamo a vedere i numeri della vaccinazione sappiamo che ha preso veramente forza per tutti i cittadini, e le categorie, in maniera abbastanza libera, nel mese di maggio. C’è stato agosto che è sempre un mese molto particolare in Italia quindi aspetterei di vedere la fine della vaccinazione ma abbiamo numeri e percentuali elevatissime della popolazione vaccinabile che ha aderito, cifre importanti”.
“Nessuno di noi può sapere quello che accadrà nei mesi di novembre, dicembre o gennaio: – ha detto ancora Acquaroli -: restiamo uniti, compatti senza dividerci, senza spaccare la popolazione mostrando senso di responsabilità e maturità”.
Quanto all’impennata del numero dei tamponi eseguiti nelle Marche negli ultimi giorni, ha osservato, “credo che il tracciamento è importante che ci aiuta a uscire dalla zona rossa che ci veniva assegnata da qualche sito internazionale: è un elemento che ci rafforza, dimostra il lavoro fatto sul territorio dal sistema sanitario, e che la nostra regione è all’avanguardia nella lotta alla pandemia”.