Prima la telefonata del presidente federale Gabriele Gravina (nella foto grande) al sindaco uscente Pasqualino Piunti per anticipargli del via libera all’AS Samb di Roberto Renzi per l’ammissione in soprannumero in serie D, poi la conferma ufficiale da via Allegri a Roma.
Il presidente dell’AS Samb Roberto Renzi
Dopo la vittoria al Tar del Lazio, Renzi incassa un altro parere favorevole. La Commissione della Figc nel pomeriggio ha esaminato la documentazione prodotta dall’immobiliarista romano nato ad Atri, contenente piano finanziario, due assegni circolari per un totale di 350mila euro quale contributo a fondo perduto e la ricevuta del bonifico che attestava il pagamento del debito con l’Inps, i 332mila che a luglio sono costati all’AS Samb la mancata iscrizione in Lega Pro. Poco prima delle 21 è arrivato anche l’ok di Gravina.
Renzi prima dell’asta – poi vinta – del 24 maggio scorso
La palla adesso passa alla Lnd: la rincorsa di Renzi non è ancora conclusa. Entro giovedì dovrà sistemare le ultime pendenze, vale a dire i 145mila euro circa del residuo di stipendi da corrispondere alla squadra della passata stagione e i 50mila della tassa d’iscrizione. Solo allora l’AS Samb potrà considerarsi iscritta a tutti gli effetti in D, nel girone F che al momento conta 17 squadre, con le marchigiane e le abruzzesi, e che diventerà a 18. La società godrà di una proroga per il mercato e soprattutto inizierà la stagione intorno alla metà di ottobre, dalla quarta (sfida interna col Porto d’Ascoli) o quinta giornata (trasferta a Nereto).
Massimo Donati
Di certo c’è il ritorno sulla panchina dell’AS Samb di mister Massimo Donati. La squadra da mettergli a disposizione sarebbe quasi pronta.
Dopo il fallimento del 4 maggio, dunque, e dopo oltre 4 mesi di calvario, il calcio rossoblù si avvia a ripartire dai dilettanti. Da una serie D faticosamente lasciata nel 2016 e che adesso, a conti fatti e includendo le spese pregresse, è già costata a Renzi oltre 2 milioni di euro.