L’arbitro di Serie B Andrea D’Ascanio dirigerà un incontro di Seconda Categoria: mancano nuovi “fischietti”

Sabato a dirigere la gara valida per la 3’ giornata del girone C di Seconda Categoria scenderà in campo al “Sorrentino” Marco D’Ascanio della sezione di Ancona

ANCONA – Uno degli effetti secondari della pandemia è anche la carenza di nuovi arbitri, perché negli ultimi due anni non se ne sono potuti formare con la frequenza precedente. Così l’arbitro anconetano Marco D’Ascanio, in organico Can (Serie A e B) ha accettato di arbitrare un incontro di Seconda Categoria, valido per la terza giornata.

Di seguito una nota firmata da Matteo Varagona pubblicata dall’Aia Ancona.

***

Marco è assistente arbitrale in organico CAN (serie A e B) ma con grande senso di umiltà e spirito di appartenenza, si è subito mostrato disponibile nel venire in soccorso agli Organi Tecnici periferici della sua sezione. Riprenderà in mano i cartellini e tornerà a soffiare nel fischietto perché, nonostante sia un nazionale con tutti gli onori e gli oneri, quella divisa è per lui una seconda pelle.

All’interno dell’AIA (Associazione Italiana Arbitri) si usa il termine famiglia.

Questa famiglia che fino ad oggi ha dato tanto a Marco e lo ha aiutato nella sua carriera oggi riceve in cambio un aiuto, da questo ragazzo, che libero dagli impegni CAN si è messo in gioco ed a disposizione per fare quello che più gli piace: arbitrare una partita di calcio.

Purtroppo tra gli effetti della pandemia c’è anche la decrescita del numero degli arbitri, sembra banale ma senza una “giacchetta nera” la partita non può cominciare.

Marco non è infatti il primo, anche nelle altre regioni d’Italia gli arbitri nazionali stanno scendendo nelle categorie regionali e provinciali per sopperire alla mancanza di organico e per permettere: dai ragazzini dei Giovanissimi alle promesse dell’eccellenza di poter giocare anche questa domenica.

Tutti abbiamo dato un calcio ad un pallone nella nostra vita e questa estate siamo tornati ad esultare, dopo mesi difficili, per festeggiare le eroiche gesta della nazionale di Roberto Mancini.

La grande disponibilità di Marco vuole essere un segnale per tutti i giovani che vogliono intraprendere questo sport, ricco di valori e di responsabilità. Fare l’arbitro oggi significa dedizione, impegno, etica e passione.

Il corso arbitri è completamente gratuito, come la tessera federale (che dà la possibilità di accedere a tutti gli stadi italiani) e il materiale tecnico.