ASCOLI PICENO – Cambio della guardia, a sorpresa e con strascichi polemici, a palazzo San Filippo. Il presidente della Provincia, Sergio Fabiani, non essendo stato rieletto sindaco a Montegallo, avendo infatti terminato i suoi tre mandati consecutivi, decade dalla carica dopo tre anni di lavoro.
Al suo posto, fino alle elezioni in programma il 18 dicembre, ci sarà Luigi Capriotti, riconfermato vicesindaco di Acquasanta. Quest’ultimo, infatti, tra tutti i candidati nelle singole liste del territorio all’ultima tornata elettorale, il più votato, avendo ottenuto 434 preferenze. A sceglierlo sarebbe stata la Prefettura, con Capriotti che sarà una sorta di traghettatore per un paio di mesi.
Il vicesindaco di Acquasanta, domani, accetterà ufficialmente l’incarico e si è detto molto emozionato, nonché orgoglioso, per questo nuovo ruolo che gli è stato affidato. Il mandato di Fabiani, così, termina in maniera un po’ rocambolesca, cogliendo di sorpresa anche il diretto interessato.
“All’improvviso, da un giorno all’altro, scopri di non essere più il presidente della Provincia – commenta Fabiani – Una situazione paradossale che riguarda non solo il sottoscritto ma tanti colleghi di altre Province prossime alle elezioni, che hanno appreso quasi per caso di non poter più esercitare le proprie prerogative istituzionali”.
“L’impossibilità di continuare a svolgere le funzioni fino alla scadenza elettorale del 18 dicembre è stata stabilità attraverso il parere di un funzionario del Ministero dell’Interno, secondo il quale i sindaci uscenti non rieletti nel loro Comune decadono dall’incarico di presidenti della Provincia” spiega l’ex presidente.
“Eppure un recente decreto legge, convertito in legge, sosteneva che le elezioni provinciali si dovessero svolgere entro 60 giorni dalle amministrative e che gli organi sarebbero stati prorogati per questo tempo. Tutti gli organi istituzionali possono operare in regime di prorogatio ma ciò non sembra valere per i presidenti di Provincia. Ritengo che in questo brevissimo periodo di transizione sarebbe stato più proficuo e utile per la comunità proseguire nell’assicurare l’attività amministrativa evitando complicazioni istituzionali – conclude Fabiani – Da parte mia c’è stata sempre la volontà di servire al meglio i cittadini nel pieno rispetto della normativa vigente. E certo non pensavo di decadere dal mio incarico in modo così inaspettato con appena due mesi di anticipo dalla scadenza elettorale”.