ASCOLI PICENO – Sono undici le organizzazioni – associazioni ambientaliste o liste civiche tendenzialmente in relazione con la sinistra – che attraverso una nota stampa chiedono alla Provincia di Ascoli di annullare in autotutela le deliberazioni assunte dopo il 3 ottobre 2021. Infatti dopo il voto amministrativo del 3 e 4 ottobre, che ha coinvolto anche il Comune di Montegallo, vi è stato l’avvicendamento dei sindaci in carica tra cui Sergio Fabiani: e proprio in virtù di questo incarico Fabiani era stato eletto Presidente della Provincia.
Il suo decadimento da sindaco (clicca qui) ha comportato anche la decadenza della carica di Presidente della Provincia, rendendo di fatto nulle le deliberazioni dei giorni successivi. Tra queste, tuttavia, vi era anche l’importante approvazione del Piano d’Ambito sui Rifiuti, che aveva originato proteste e discussioni.
Dunque Tavolo Piceno Acqua Bene Comune, Dipende da Noi, Comitato Acqua pulita, Legambiente Ascoli Piceno, I Care, Le buone acque del Pescara, Comitato Ci Rifiutiamo, Comitato Tutela del Bretta, Comitato Aria Pulita Castel di Lama Villa Sant’Antonio, Ascolto & Partecipazione, Gas Gasper suggeriscono dunque l’annullamento in autotutela in alternativa al ricorso annunciato da alcuni sindaci.
“Altrimenti ci sarebbero costi sia per i ricorrenti che per i resistenti, con spese a carico della cittadinanza, e anche tempi lunghi” scrivono.
“Durante la discussione del piano, infatti, è stata sostenuta l’urgenza dell’approvazione per consentirne la pubblicazione entro fine mese e ciò non sarebbe possibile in caso di ricorso al Tar che, presumibilmente, verrebbe notificato nel mese di novembre ed andrebbe in discussione, per l’eventuale sospensiva, nel mese di dicembre con due possibili effetti: la sospensione e conseguente blocco della procedura oppure il rinvio nel merito con il proseguo dell’iter della pratica che, però, potrebbe essere annullata dopo mesi e risorse spese inutilmente in caso di soccombenza” aggiungono nella nota, che si conclude con l’auspicio “al senso di responsabilità degli amministratori della provincia di Ascoli Piceno per convocare una nuova assemblea Ata per la discussione del piano d’ambito sui rifiuti”.