SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Non sono terminate le vicende legali conseguenti alla mancata iscrizione della Samb Calcio in Serie C da parte della presidenza di Roberto Renzi. Ieri, 21 ottobre, si è tenuta una udienza della Sezione Disciplinare del Tribunale Federale Nazionale della Figc, in merito al deferimento proposto dal Procuratore Federale dello scorso 3 agosto nei confronti del presidente Renzi e del socio Giuseppe Colucci, oltre che della società A.S. Sambenedettese.
I legali di Renzi e Colucci e della Samb infatti avevano fatto ricorso sul deferimento relativo all’uso dell’oramai famosa “compensazione fiscale“, con la quale Renzi voleva saldare i debiti contributivi della passata gestione Serafino attraverso il pagamento di 332 mila euro di “crediti Iva da terzi”. Il ricorso richiedeva di “acquisire il parere rilasciato dalla Covisoc in data 10 giugno 2021 in sede di trasferimento del titolo sportivo della fallita Ss Sambenedettese Srl con tutti i relativi atti e documenti a suo tempo acquisiti”.
In altre parole, i ricorrenti hanno chiesto di vedere il parere con il quale la Covisoc aveva concesso il titolo sportivo alla As Samb di Renzi grazie alla garanzia del pagamento con 332 mila euro di crediti Iva da terzi, operazione tuttavia che non è servita per garantire poi l’iscrizione in Serie C.
A tal proposito gli atti della Covisoc dovranno essere acquisiti entro il 4 novembre e la prossima udienza si terrà il prossimo 11 novembre.
Il ricorso della As Samb ha l’obiettivo di ottenere un risarcimento danni per l’esclusione dalla Serie C, sempre che il prossimo 22 marzo 2022 il Tar del Lazio dovesse accogliere le motivazioni del club. Per quanto riguarda il Tribunale Federale, Renzi e Colucci rischiano invece una inibizione, mentre la As Samb rischia una multa.