ANCONA – Dopo due assoluzioni, sono arrivate le prime condanne per l’ex presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca e l’ex vice presidente del Consiglio regionale Giacomo Bugaro per i fondi dei gruppi consiliari e dei consiglieri regionali.
Spacca, ex Pd, alla guida della giunta per due legislature, dal 2005 al 2015, è stato condannato ad un anno e otto mesi, mentre il secondo, di centrodestra, ad un anno e sei mesi, pena sospesa per entrambi. Sono stati riconosciuti colpevoli di alcuni episodi di peculato, non tutti di quelli contestati. La sentenza è stata emessa dalla Corte di Appello di Perugia, cui erano stati trasmessi gli atti.
La sesta sezione della Cassazione aveva annullato (a febbraio 2020), con rinvio a Perugia, le assoluzioni pronunciate dalla Corte di Appello di Ancona, che confermavano le sentenze di primo grado.
Assolti l’ex segretario regionale del Pd Marche Francesco Comi (perché il fatto non sussiste) e l’ex addetto al gruppo Pd Oscar Roberto Ricci (perché il fatto non costituisce reato). Non luogo a procedere per estinzione dei reti per l’ex consigliere regionale (Verdi e Sel) Massimo Binci, morto alcuni mesi fa.
Tutti e cinque erano stati assolti anche in primo grado. A ricorrere alla Suprema corte era stata la Procura generale di Ancona, con l’allora procuratore generale Sergio Sottani. I fatti contestati abbracciano due legislature, a partire dal 2008, e si riferivano a spese fatte con i soldi dei gruppi consiliari, ritenute dai giudici non legate all’attività istituzionale. Bugaro è stato ritenuto colpevole di peculato limitatamente alle spese postali e convegnistiche. Spacca limitatamente alle spese per due periodici e per una messaggistica con Aruba. Le motivazioni della sentenza sono attese tra 90 giorni.