Dopo due anni stop imposto dalla pandemia, in un teatro Filarmoci affollato, ad Ascoli, si è svolta la cerimonia di premiazione del premio “Etica nella Quintana – Correttezza e lealtà”, organizzato dal comitato per i festeggiamenti di Sant’Emidio e che viene assegnato da una giuria popolare a chi tra i sei sestieri ha saputo rispettare la Carta etica del quintanaro. È stata l’occasione per rinsaldare ancor di più il legame tra la città, la rievocazione storica e la devozione dei cittadini a Santo Patrono. Lo si è fatto con uno spettacolo, condotto da Veruska Cestarelli e Matteo Porfiri, che ha saputo mettere insieme l’intrattenimento, la musica e la danza con le performance di Angelo Carestia, l’emozionante esibizione della Fanfara dei Bersaglieri, le coreografie delle danzatrici di Danzarte, le interpretazioni canore di Giorgia Fiori e l’illusionismo di Roberto Palumbo. Non sono mancati momenti emozionanti quando Gianni Clerici dal palco ha rivissuto le sue esperienze da cavaliere della Quintana, il tutto condito con aneddoti e ricordi. Fino al momento della premiazione finale con il Sestiere di Porta Tufilla che si è aggiudicata la terza edizione e ha ricevuto dalle mani del sindaco Fioravanti e dal presidente del Comitato Mari il piatto in ceramica realizzato da Anna Maria Falconi.