Piano dei Rifiuti, i tre sindaci dicono No: “Perché gli impianti superano le necessità del Piceno?”

APPIGNANO DEL TRONTO – Continua a creare discussioni il Piano d’Ambito provinciale piceno. Ad Appignano del Tronto, lo scorso venerdì 29 ottobre, si è svolta un’assemblea molto partecipata al teatro “Sale”, al limite della capienza consentita. Presenti, oltre a tanti cittadini, anche esponenti di associazioni, comitati oltre ai sindaci di Appignano del Tronto Sara Moreschini, Mauro Bochicchio di Castel di Lama e Fabio Polini di Castignano.

“Abbiamo condiviso l’assurdità di questa pianificazione sovrastimata e iniqua” si legge nella nota comune ai tre sindaci. Il piano infatti prevede “una discarica nella Valle del Bretta, attualmente di proprietà della ditta Geta, per 900 mila metri cubi; un sistema di Trattamento Meccanico-Biologico capace di trattare 80 mila tonnellate di rifiuti quando la provincia di Ascoli ne produce 30 mila; un nuovo impianto di biodigestione a Relluce al doppio delle necessità di trattamento di ambito”.

“A chi servono questi impianti e perché programmare degli impianti che superano in modo assurdo le reali necessità di territorio?” scrivono Moreschini, Bochicchio e Polini, i quali aggiungono: “Come Amministratori e cittadini abbiamo la necessità di andare oltre e guardare ad un futuro davvero green”. 

Inoltre, poiché la delibera approvata dall’Assemblea d’Ambito lo scorso 12 ottobre è annullabile in quanto votata dall’ex presidente della Provincia Sergio Fabiani e dell’ex sindaco di San Benedetto Pasqualino Piunti, decaduti dalle loro cariche il 3 ottobre, i tre primi cittadini concludono: “Riaprire il tavolo della discussione è un dovere di tutti; i cittadini devono essere ascoltati”.