USSITA – Ad Ussita, 200 persone su 420 residenti registrati all’anagrafe, si preme il piede sull’acceleratore della ricostruzione. Gli uffici comunali fanno sapere che al momento sono 126 le richieste di contributo per il recupero del patrimonio edilizio privato.
Le pratiche che hanno già ottenuto il decreto dall’Ufficio speciale ricostruzione sono invece 62, di cui 35 da marzo scorso ad oggi. Al momento i cantieri aperti sono 33, la stragrande maggioranza per il recupero di danni gravi.
“Ma è iniziata anche la progettazione per la ricostruzione degli edifici pubblici”, sottolinea la sindaca Silvia Bernardini, che elenca alcuna delle principali opere a cui l’amministrazione comunale sta lavorando: “Intanto – dice – il nostro Municipio che non sarà ricostruito dove era prima del sisma, ma sarà realizzato assieme alla caserma dei carabinieri”.
“La vecchia sede del Comune – racconta – diventerà un museo”. “Le altre principali opere pubbliche a cui stiamo lavorando – aggiunge il sindaco – sono il recupero del cimitero monumentale, il palazzetto del ghiaccio, quello dello sport di Frontignano, la casa di riposo e la piastra tecnologica dove verranno realizzati anche dei moduli abitativi per le maestranze che si occuperanno della ricostruzione di Ussita”.
“Le ordinanze prodotte dal commissario straordinario Giovanni Legnini – osserva la sindaca di Ussita – hanno dato una fondamentale accelerazione alla ricostruzione”.