SAN BENEDETTO DEL TRONTO – C’è un trait d’union tra maggioranza e opposizione (anzi, “minoranza” come ha detto qualcuno in emiciclo, proprio per evitare contrapposizioni) nel Consiglio Comunale del Volemose Bene, il primo dell’era Spazzafumo.
I due nuovi consiglieri Simone De Vecchis, eletto nella lista Rivoluzione Civica in maggioranza, e Nicolò Bagalini, eletto per Fratelli d’Italia e in opposizione (pardon… minoranza) hanno entrambi fatto riferimento ai loro nonni (e anche zii, nel caso di Bagalini) che già si sono seduti nel Consiglio Comunale di San Benedetto.
De Vecchis ha citato infatti suo bisnonno, Luigi Ciacciarelli, che fu sindaco dal 1960 al 1962. Ecco il passaggio citato nel discorso di insediamento del 29 dicembre del 1960: “Mi auguro che ci si impegni tutti per una politica di equità verso tutta la popolazione senza alcuna discriminazione, di moralizzazione della vita amministrativa, iniziando una attività con il fermo proposito di dettare leggi precise in ordine allo sviluppo edilizio, turistico e industriale del paese, nella lotta contro ogni monopolio e speculazione, nella valorizzazione dell’economia e degli enti locali“.
Senza dimenticare che lo zio di Simone, Giorgio, è anch’egli un volto noto del Consiglio comunale sambenedettese è tutt’ora consigliere.
Ciacciarelli era un democristiano il quale tuttavia, in dissidenza con la Dc, diede vita ad una giunta con l’aiuto dei socialisti e dei comunisti, in una sorta di compromesso storico anticipato di quasi due decenni.
Nicolò Bagalini ha invece dalla sua due nonni, Ettore Sciarra e Ulderico Bagalini, e il padre Michele, repubblicano: “Da tre generazioni nei banchi del consiglio comunale x promuovere e difendere l’interesse pubblico”. Anche se eletto con Fratelli d’Italia, le origini repubblicane sono state evidenziate quando ha concluso il discorso con la frase “Viva Mazzini, viva l’Italia”.