FABRIANO – Rimosso il parroco della chiesa di San Sebastiano Martire di Marischio di Fabriano, don Gino Pierosara, che decade anche dal ruolo di esorcista diocesano.
Lo ha deciso vescovo della Diocesi Fabriano-Matelica, monsignor Francesco Massara, dopo la notizia della riunione no-vax ospitata in chiesa il 7 novembre scorso alla quale ha partecipato Roberto Petrella, ginecologo radiato nel 2019 dall’Ordine dei medici di Teramo, oltre a un centinaio di persone, solo un paio con le mascherine, così come affermato in un video dallo stesso Petrella (clicca qui).
“Nei giorni scorsi all’interno della chiesa parrocchiale di San Sebastiano martire è stato ospitato un medico no vax radiato dall’ordine professionale per una conferenza che si è svolta in violazione delle norme governative ed ecclesiastiche sul contenimento e la prevenzione della pandemia – scrive in una nota monsignor Massara – In ragione del pericolo causato dall’assembramento di decine di persone prive di mascherina e di distanziamento così come testimoniato in un video dallo stesso conferenziere, si è così venuta a determinare una grave infrazione delle disposizioni e delle norme da rispettare nei luoghi di culto e parrocchiali”.
Il presule si dichiara vicino “alla comunità di Marischio confidando che torni presto la serenità” e chiedendo “scusa a quanti hanno avuto disagio da questa dolorosa vicenda”.
“Ho disposto la revoca del mandato di parroco all’attuale rappresentante legale, decadendo contestualmente anche dall’incarico di esorcista diocesano e nominando un nuovo pastore per questa parrocchia con effetto immediato” conclude la nota ufficiale di monsignor. Massara.
Nominato amministratore parrocchiale e legale rappresentante, don Vincenzo Bracci, priore del monastero di San Silvestro.
È arrabbiatissimo anche il sindaco di Fabriano Gabriele Santarelli (M5s) dopo la riunione no vax: “Fabriano e tutto il comprensorio dell’entroterra stanno dimostrando una tenuta nei numeri dei contagi di molto migliore rispetto a quanto sta accadendo purtroppo nel resto della provincia – sottolinea Santarelli in una nota – Non possiamo permetterci di compromettere questa situazione per l’atteggiamento irresponsabile di chi mette a repentaglio la salute e la vita degli altri per una scelta personale e a mio modo di vedere incomprensibile.
Ma qui non si tratta di fare battaglie ideologiche tra chi è a favore del vaccino e chi è contro – aggiunge – ma di punire severamente chi mette a repentaglio la vita degli altri e la tenuta sociale di una città con motivazioni grette anacronistiche e in tutto e per tutto al di fuori della verità”, la conclusione del sindaco.