ARQUATA DEL TRONTO – Una giornata di festa, quella di ieri, 17 novembre per la comunità di Arquata. A più di cinque anni dal terremoto del 24 agosto 2016, infatti, il crocifisso ligneo più antico della Regione Marche, quello del patrono, il Santissimo Salvatore, è tornato a casa sua dopo un lungo periodo di esposizione a Roma.
L’opera, infatti, era tra quelle salvate dal sisma e finalmente è stata ricollocata in paese. “Per la nostra comunità il Santissimo Salvatore non è solo un riferimento religioso o un’opera d’arte – spiega l’arquatana Ornella De Santis – bensì un vero e proprio fondamento identitario, deposito di ricordi da cui attingere per trarre forza, segno di una religiosità profonda che ha radici nel passato delle famiglie che la compongono. Il Crocifisso è parte della storia sociale arquatana ed il fatto che sia un’opera d’arte ne aumenta l’importanza, ma non la costituisce”.
Importante, in tal senso, è stato l’impegno profuso dall’associazione Arquata Potest. “Nel 2011 facemmo nascere la nostra associazione proprio per riorganizzare la festa patronale – spiegano i ragazzi di Arquata Potest – Tutti i progetti che sono venuti fuori dopo, dal recupero dei sentieri all’editoria, dalle serate in piazza alle escursioni, così come tutti gli eventi che vedranno luce in futuro, partono da qui. E ritorneranno sempre qui, nonostante e soprattutto alla luce di quello che abbiamo passato in questi ultimi anni”.
“Ringraziamo il tenente colonnello Carmelo Grasso dell’arma dei carabinieri e il funzionario del Mic Marche Pierluigi Moriconi che non si sono limitati ad esporre il nostro ‘pezzo forte’ alla mostra romana ‘La bellezza salverà il mondo’, mantenendo così i fari accesi sui luoghi del sisma, bensì hanno avuto anche il tatto e l’accortezza di ascoltare ed accogliere immediatamente la richiesta delle associazioni locali di far rientrare l’opera ad Arquata. Si parla di un possibile restauro per il Santissimo Salvatore, con tempistiche ancora tutte da definire – conclude ‘Arquata Potest’ – Ovviamente ne saremmo onorati. Ma la cosa più importante, per ora, è senza dubbio riaverlo qui tra noi”.
Il crocifisso è stato ricollocato dagli operai all’interno della chiesa ed è già a disposizione di tutti i fedeli di Arquata per essere venerato, già nel corso dei prossimi giorni.