ASCOLI PICENO – Lo scandalo dei green pass falsi scuote il Piceno. E, più in generale, la sanità marchigiana. Due medici di base, infatti, uno di Ascoli e l’altro di San Benedetto del Tronto, sono finiti al centro di un’indagine condotta dal Nas per avere rilasciato presunti green palsi falsi.
Il caso è emerso a seguito di alcune indagini interne effettuate dall’Area Vasta 5. Pochi mesi fa, infatti, i due professionisti avrebbero richiesto un numero maggiore di vaccini rispetto al numero reale dei pazienti assistiti ai quali era stato rilasciato il certificato verde.
Una procedura anomala, dunque, che non è passata inosservata e che è stata subito segnalata ai carabinieri del Nas, i quali hanno avviato le indagini. I casi finiti sotto la lente d’ingrandimento sarebbero un centinaio.
I due medici, nei prossimi giorni, saranno chiamati a chiarire la situazione, consapevoli del fatto che chi falsifica green pass incorre nel reato di falsità materiale, che prevede la reclusione fino a tre anni.