di Pier Paolo Flammini
ANCONA – Da qualche giorno la Regione Marche fornisce i dati relativi all’incidenza del Covid-19 anche su vaccinati (con 2 o 3 dosi) e non vaccinati. Pochi i dati per realizzare una vera e propria serie storica, abbastanza per cercare di capire se si formerà o meno una tendenza.
Nelle tabelle e i grafici che riportiamo, relativi ai dati dal 21 al 29 novembre, presentiamo il dato percentuale tra vaccinati e non vaccinati relativo alle tre macro aree: “Contagiati“, “Ricoverati in Area Medica“, “Ricoverati in Terapia Intensiva“.
L’informazione relativa alla incidenza ogni 100 mila abitanti, infatti, viene fornita con minore frequenza e non consente attualmente di effettuare comparazioni più precise. Per cui, nella lettura di grafico e tabelle occorre tenere presente, ad esempio, che i marchigiani vaccinati sono 1.080.000 e i non vaccinati 430 mila euro.
E che al 29 novembre, per un vaccinato la probabilità di finire in terapia intensiva a causa del Covid-19 è pari a 0,73 casi ogni 100 mila abitanti, mentre per un non vaccinato è pari a 3,47 possibilità su 100 mila (4,75 volte di più; rapporto che era a 6,12 volte il 23 novembre).
Dai dati emerge che per le voci “Contagi” e “Ricoveri in Area Medica” non si evidenzia una tendenza certa, mentre vi è un aumento della componente dei Vaccinati per quanto riguarda le “Terapie intensive”.
Bisognerà attendere i prossimi giorni per capire se questa tendenza si stabilizzerà o meno.
La spiegazione dell’aumento dell’incidenza dei vaccinati tra i ricoveri più gravi potrebbe derivare dal fatto che la popolazione più anziana, che è quella più esposta alle conseguenze peggiori del Covid-19, è anche quella parte di popolazione che ha ricevuto la vaccinazione nei primissimi mesi del 2020, per cui l’effetto protettivo del vaccino potrebbe essere diminuito nel corso del tempo. Nei prossimi giorni ne sapremo di più tenendo sotto osservazione questo indicatore.