Depuratore Offida, tutte le verità di Ciip Spa. “Imprese impegnate a pre-trattare i loro scarichi”

GROTTAMMARE – In merito alla nostra inchiesta sugli scarichi del depuratore di Santa Maria Goretti sulla Valtesino, dopo la nota del 26 ottobre scritta dal sindaco di Grottammare Enrico Piergallini (clicca qui) a nome di tutti i sindaci del bacino del fiume Tesino, Offida compresa, il Ciip Spa ha risposto con una dettagliata lettera del 2 novembre, che riportiamo di seguito integralmente considerata l’importanza delle informazioni in essa contenuta. Alcuni passaggi da noi scritti sono evidenziati in maiuscolo grassetto (Pier Paolo Flammini). Corsivi, foto e grassetti sono nostri.

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Come noto, nel 2014, è avvenuto il trasferimento, in concessione ai sensi di legge, da parte di Piceno  Consind a CIIP spa – gestore unico del Servizio Idrico Integrato nel territorio dell’ATO n. 5 Marche Sud –  dell’impianto di depurazione “Santa Maria Goretti” di Offida (unitamente ad altri beni afferenti il SII) ma con subentro CIIP nel relativo contratto per  la gestione tecnica che era in corso tra Piceno Consind e la ditta Picena Depur. 

CIIP spa è subentrata a Piceno Consind anche nella prosecuzione dell’intervento in fase di progettazione inerente la ri-funzionalizzazione e ammodernamento della linea sud di trattamento dell’impianto.

L’intervento  prevedeva il ripristino della sezione di pretrattamento, il ripristino dei calcestruzzi delle vasche biologiche,  sedimentatore secondario e stabilizzazione fanghi, l’installazione di nuove macchine a servizio di queste  sezioni per l’efficientamento del trattamento depurativo, la realizzazione di un nuovo ispessitore statico e la  sostituzione del sistema di disidratazione fanghi con un nuovo e più moderno sistema meccanicoI lavori, appaltati da CIIP spa, per un investimento pianificato complessivo di euro 1.200.00o, sono stati  ultimati nel mese di maggio 2018”.

“Come pure noto, l’impianto in questione, prima del suo trasferimento alla CIIP spa, era stato trasformato da  “industriale” a “impianto di depurazione di acque reflue urbane (in quanto a servizio di una fognatura di tipo misto), con conseguenti diversi e più restrittivi limiti tabellari imposti per legge agli scarichi industriali che recapitano nella relativa rete fognaria e con riscontro, nel corso della gestione, di immissioni anomale in ingresso all’impianto e relative  problematiche nella gestione stessa” continua.

“Già da dicembre 2019 la CIIP spa ha portato in attenzione la problematica rilevata sul territorio comunale  della frazione di Santa Maria Goretti di Offida coinvolgendo, per la soluzione della stessa, l’Università  Politecnica delle Marche in una consulenza tecnico-scientifica per l’analisi funzionale delle criticità, per lo studio degli impatti e per la definizione di soluzioni tecniche del sistema rete fognaria e impianto di  depurazione. 

Intrapreso lo studio è apparsa subito evidente la necessità di acquisire una serie di informazioni relative sia alla gestione materiale dell’impianto, sia all’effettivo carico in transito sulla rete, per meglio addivenire a una soluzione che contemperasse correttamente la presenza di scarichi fuori limite in transito sulla rete che  eventuali deficit di natura strutturale o di natura gestionale sull’impianto.

Per quanto riguarda le indagini conoscitive sulla qualità e sulla quantità del refluo in transito sulla rete si è  strumentata la rete con dispositivi di misura e di prelievo del refluo — questa attività è stata condotta nel  periodo di lockdown, inizio 2020, ma i primi dati “reali” sono arrivati solo quando le industrie presenti nel  distretto hanno ripreso la loro attività a pieno regime; dati affidabili per lo studio sono stati disponibili solo nel  secondo semestre dello stesso anno.

SCARICO DEL DEPURATORE DI SANTA MARIA GORETTI SUL TESINO, SETTEMBRE 2021

Contemporaneamente sono state richieste al gestore tecnico dell’impianto, alla ditta PicenaDepur, le  informazioni gestionali relative all’impianto, per un monitoraggio più puntuale, quali tabelle di marcia e rilievi analitici e funzionali dello stato di funzionamento dell’impianto.

Tuttavia, una volta ricevute e analizzate queste informazioni, le stesse si sono rivelate non sufficienti e non funzionali per la definizione delle migliori  strategie gestionali da intraprendere. Per questo motivo, di comune accordo e sempre in collaborazione con  l’Università e Picena Depur, si è estesa l’attenzione anche al processo depurativo implementato sull’impianto, per evidenziare le eventuali carenze strutturali e/o gestionali dello stesso”.

“Già da dicembre 2019 si è pure iniziato un percorso con le aziende che producono il maggiore carico inquinante in transito sulla rete del distretto, aventi attività produttive autorizzate tramite Autorizzazione Unica Ambientale, con lo scopo di coinvolgere anche i soggetti privati nella risoluzione della criticità ambientale riscontrata, ritenendo sin da subito che parte dei disagi rilevati possano essere risolti all’origine. 

TESINO A SANTA MARIA GORETTI, OTTOBRE 2021

Tale ipotesi è suffragata anche dalle indagini e dai rilievi sulla rete effettuati con il supporto dei dati  provenienti dallo studio dell’università.  A dimostrazione dell’attenzione che la Ciip S.p.A. profonde per lo stato del fiume Tesino, sono state  effettuati, con la collaborazione del laboratorio Cialab due studi sulla qualità delle acque del corso d’acqua, in un contesto in cui il perdurare da qualche anno delle condizioni di siccità e di carenza delle risorse idriche profonde sia un ulteriore aggravante di questa situazione.

Il primo studio, svolto nel 2020 e ripetuto nel 2021, ha come scopo quello di identificare la pressione della qualità dello scarico del depuratore sulla qualità delle acque del corpo idrico; il secondo è stato indirizzato a verificare la qualità delle acque a valle dell’immissione dello scarico dell’impianto sul torrente. 

Questi studi da un lato confermano la necessità di intervento sulla struttura dell’impianto e sulla sua gestione e, dall’altro lato, pongono in evidenza che le condizioni di scarico ordinarie dell’impianto attualmente in esercizio comportano alcune fenomenologie che si esauriscono lungo l’asta fluviale, a breve distanza dal punto di immissione dell’impianto. 

DI SEGUITO UNA FOTO DELLO STUDIO DEL CIALAB SUL PONTE DI SAN SAVINO, AD OLTRE 2 CHILOMETRI DAL DEPURATORE OFFIDANO

Tale circostanza è anche comprovata dalla qualità delle acque di balneazione e dalla conferma del  conferimento del titolo di Bandiera Blu, conseguito anche nel corso del 2021. 

E’ già stato avviato il lavoro di ri-funzionalizzazione della linea nord dell’impianto, i lavori, per un importo  complessivo di circa 700 mila euro sono attualmente in corso; con questa attività si provvederà a colmare un  gap tecnologico dell’impianto, in continuità con le attività intraprese da CIIP S.p.A. dal momento della ripresa in consegna dell’impianto, a partire già dal 2016. 

Per quanto riguarda il tema della qualità e della quantità degli scarichi in transito sulla rete, il percorso intrapreso con le attività produttive insediate sul distretto industriale ha condotto a un impegno, preso dai maggiori produttori, a installare un sistema di pretrattamento dei loro scarichi capace di ridurre il carico  immesso in rete, rendendolo compatibile con il trattamento possibile sull’impianto.  

Da ultimo si pone in evidenza che, come reso noto in occasione di diversi incontri avuti con i referenti delle Autorità preposte (Provincia di Ascoli Piceno, EGATO, Comune di Offida, Arpam), sulla base delle risultanze delle ricognizioni ed analisi attualmente in corso, verrà eseguito un ulteriore intervento sull’impianto per la totale ri-funzionalizzazione con le migliori tecnologie disponibili sul mercato, che impegnerà una somma stimata di circa euro 3,5 milioni e richiederà tempi di realizzazione stimabili in circa tre anni.

Fermo restando quanto evidenziato nelle relazioni allegate riguardo allo stato della qualità delle acque a valle dell’immissione dello scarico dell’impianto sul torrente (sulle quali tra l’altro influiscono altri fattori oltre alle scarico del depuratore), si pone in evidenza che CIIP spa sta operando con la massima attenzione su diversi ambiti al fine di ottimizzare il funzionamento del sistema rete impianto attraverso: la verifica degli  interventi da porre in essere a carico delle ditte titolari degli scarichi industriali di maggior impatto  sull’impianto; la puntuale verifica della gestione/conduzione tecnica dell’impianto stesso in affiancamento  all’attuale gestore Picena Depur ed in vista della scadenza del relativo contratto; la verifica e definizione  degli interventi — investimenti (inseriti e da inserire nel Piano d’Ambito a cura dell’EGATO) per un assetto  funzionale ed efficace dell’impianto e della relativa gestione a regime.