PESCARA – Due coniugi sono stati arrestati dalla Polizia, a Pescara. In casa avevano un chilo di cocaina.
Ieri, poco dopo la mezzanotte, la centrale operativa della Questura ha inviato gli equipaggi della squadra Volante per una violenta lite familiare nell’abitazione della coppia, a Rancitelli. Gli agenti hanno visto una donna affacciata a una finestra che raccontava come il coniuge stava provando a sfondare la porta della camera da letto in cui lei, assieme ai figli, si era rifugiata al culmine di una aggressione subita.
Inizialmente l’uomo si è rifiutato di aprire il portoncino blindato dell’appartamento per permettere agli agenti di poter intervenire. Prima che intervenissero i Vigili del Fuoco per riuscire ad aprire la serratura del portoncino, l’uomo (49 anni), già conosciuto dalle forze dell’ordine e sottoposto alla sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo di dimora, ha fatto entrare gli agenti.
Nel corso della perquisizione sono stati rinvenuti tre involucri in cellophane con all’interno sostanza stupefacente, del tipo cocaina, per un peso complessivo di circa 65 grammi. All’interno di una corte recintata di pertinenza dell’abitazione sono stati trovati altri cinque involucri contenenti cocaina, nascosti sotto alcuni centimetri di terra, per altri 939 grammi, per un totale di più di un chilo di droga oltre a materiale per il confezionamento della droga.
I due coniugi sono stati arrestati in flagranza per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, in concorso.
Il Pubblico Ministero di turno ha disposto per la donna gli arresti domiciliari e per l’uomo la misura cautelare della custodia in carcere in attesa dell’udienza di convalida davanti al Gip.
La moglie dell’uomo, 45 anni, con precedenti di polizia, a causa delle lesioni riportate durante l’aggressione da parte del marito, è stata accompagnata in pronto soccorso dove i medici le hanno riscontrato dei traumi in varie parti del corpo con una prognosi di dieci giorni.
Sono in corso, in queste ore, ulteriori approfondimenti e verifiche da parte della Squadra Mobile.