PESARO – Il personale della Polizia di Stato ha dato corso a ordini di esecuzione di pena emessi dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pesaro nei confronti di due trentenni pesaresi, associandoli alla locale Casa Circondariale. Il primo soggetto è un esponente di spicco della tifoseria organizzata della squadra di calcio della Vis Pesaro, già noto alle Forze dell’Ordine, condannato a cinque anni di reclusione per il reato di lesioni personali aggravate.
I fatti risalgono al maggio del 2013 quando un gruppo di ragazzi, tra cui l’arrestato, aggrediva e malmenava, utilizzando anche delle bottiglie rotte, un avventore di un pub fanese. Il malcapitato riportava delle lesioni tanto gravi da dover essere sottoposto a un intervento chirurgico maxillo-facciale. L’attività d’indagine condotta dalla Polizia di Stato permetteva di identificare tutti gli autori del pestaggio e di denunciarli alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pesaro.
Al termine dei vari gradi di giudizio, da ultimo quello tenutosi il 7 dicembre scorso davanti alla Corte di Cassazione, veniva emesso un provvedimento di esecuzione della pena nei confronti del trentenne, nel frattempo condannato alla reclusione, alla quale si aggiungeva una seconda condanna definitiva a 8 mesi per reati inerenti gli stupefacenti.
La stessa sera, il personale della Squadra Mobile della Questura di Pesaro e Urbino, subito attivatosi, rintracciava l’uomo e dopo avergli notificato il provvedimento, lo accompagnava in carcere.
Il secondo personaggio, anch’egli già noto alle Forze dell’Ordine, veniva arrestato dalla Squadra Mobile della Questura di Pesaro e Urbino nel marzo del 2020 per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Lo stesso, infatti, veniva trovato in possesso di una decina di dosi di eroina.
La perquisizione estesa alla sua abitazione permetteva di rinvenire tre “panette” di oppio, del peso complessivo di 250 grammi, quantitativo alquanto importante per la piazza pesarese. Per tale motivo all’uomo veniva contestata la fattispecie più grave prevista dalla legge sugli stupefacenti. Successivamente condannato alla pena di anni 4 di reclusione, nel pomeriggio di ieri veniva rintracciato dai poliziotti e ristretto presso la Casa Circondariale.