ANCONA – Nella serata di ieri il personale della Squadra Amministrativa e di sicurezza della Questura ha proceduto ad effettuare dei controlli nel centro cittadino volti a verificare il rispetto delle prescrizioni da parte di pubblici esercizi e della normativa anti-pandemia. Alle ore 19,30, il personale operante ha notato un gruppo di ragazzi che erano seduti ai tavoli esterni di un noto locale kebab sito nelle adiacenze di piazza Cavour che erano intenti a bere. In particolare l’attenzione è stata focalizzata su due ragazzine, che stavano bevendo birre. Le due giovani, all’atto del controllo erano entrambe prive di documento di riconoscimento. Una delle due era in evidente stato di alterazione da sostanza alcoliche e ha manifestato segni di insofferenza e fastidio al controllo. Per questo motivo è stato necessario chiamare il padre della minore, a cui è stata affidata. Sul punto verrà effettuata una segnalazione ai sevizi sociali del Comune di Ancona per gli eventuali provvedimenti di competenza. E’ comunque risultata l’estraneità del locale kebab rispetto ad una possibile dazione di alcool a minori, considerato che i ragazzi controllati si erano seduti al tavolino del locale ma non avevano comprato gli alcolici in quel posto. Il proprietario è stato redarguito circa la necessità di un costante controllo degli avventori che si appoggiano sui tavolini esterni della sua attività. Alla luce della situazione riscontrata, venivano quindi effettuati dei servizi di osservazione su altri locali di alimenti e bevande della zona che vendono alcolici, anche a prezzi più bassi dei bar e dei locali di ristorazione e che possono costituire un’evidente attrazione per i ragazzi che intendono munirsi di alcolici e bere liberamente. Nell’ambito di tali servizi, alle ore 20,30 è stato attenzionato un locale alimentare sito sempre in corso Stamira il cui titolare, H.A., di anni 26 anni, era già stato sanzionato, nel 2019, con la chiusura ex art. 100 TULPS da parte del Questore di Ancona, poiché aveva violato l’ordinanza sindacale di vendita di bevande alcoliche in bottiglie dopo le ore 20. Al momento dell’accesso amministrativo è risultato che il gestore di fatto del locale era privo di mascherina e il locale non aveva apposto alcuna cartellonistica sul numero massimo di persone che potevano entrare, prevista dalla normativa anti-covid. Il trasgressore, H.M., di 48 anni, dovrà pagare, in solido con il figlio, titolare del locale (che al momento del controllo si era allontanato), una multa di 400 euro. Personale della Squadra Amministrativa e di Sicurezza della Questura ha inoltre imposto la sanzione accessoria della chiusura dell’esercizio commerciale per 5 giorni, come previsto dalla normativa vigente.