SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La “bufera” sul caso Pirozzi si chiarirà in mattinata, dopo le critiche social, lo striscione al Porto di San Benedetto.
L’ex allenatore del Trastevere, contestato per i suoi trascorsi all’Ascoli Calcio, è pronto a fare un passo indietro ma prima dovrà parlarne con un Renzi molto turbato da quanto accaduto.
Sulla vicenda è intervenuto anche il fratello Massimo, con un post su Facebook che riportiamo integralmente.
“Faccio un attimo chiarezza. Siamo entrambi nati a San Benedetto del Tronto, abbiamo parenti che vivono lì da sempre, siamo cresciuti a San Benedetto pur essendo amatriciani. Ero piccolo e Sergio mi portava al Ballarin a vedere la Samb.
Vero, ha allenato la Primavera dell’Ascoli e dopo aver vinto il campionato è stato ad un passo dal prenderla in B. E’ andato nella curva ascolana per ringraziarli per averci dato una mano dopo la tragedia del terremoto: è fatto così, è tutto “palle e cuore”. La Samb l’ha nel cuore da sempre e sarà un grande onore per lui e anche per me. Giudicare senza sapere è sempre un errore. Capisco perfettamente la situazione, i commenti. Comunque vada forza Samba sempre“.
Sotto, Sergio e Massimo Pirozzi