ANCONA – Per la strage della discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo in due patteggeranno una pena e in otto hanno scelto di procedere con il rito abbreviato ad Ancona. Per gli altri nove imputati, compreso il sindaco di Corinaldo Matteo Principi, il gup Francesca De Palma dovrà pronunciarsi sul rinvio a giudizio o il proscioglimento.
Si è conclusa così l’udienza preliminare fiume di oggi per il ‘procedimento’ bis a a carico di 19 imputati – 18 persone fisiche la società Magic srl-, riguardante i fatti accaduti nella notte tra il 7 e l’8 dicembre del 2018 quando cinque minorenni e una mamma di 39 anni morirono nella calca e per il cedimento di una balaustra fuori dal locale dopo spruzzi di spray al peperoncino nella discoteca.
Il procedimento è per accertare eventuali responsabilità sulla sicurezza, sulla gestione dell’evento e sul rilascio dei permessi alla struttura aperta malgrado le carenze strutturali. Nel processo parallelo il tribunale di Ancona aveva in precedenza condannato, a pene tra i 10 e 12 anni e 4 mesi, per omicidio preterintenzionale, sei giovani del Modenese presunti componenti della cosiddetta “banda dello spray” che commetteva furti e rapine ai danni di giovani. Il processo d’appello è fissato ad Ancona per il 13 gennaio.
Nel procedimento bis, oggi, durante oltre quattro ore d’udienza sono state presentate diverse eccezioni difensive: la gup ne ha accolta una per escludere dal giudizio, per mancata partecipazione alla fase peritale, alcuni responsabili civili (Comune di Corinaldo, ministero dell’Interno, Asur e Unione dei Comuni Misa e Nevola). Usciranno dal giudizio dunque responsabili civili chiamati dalle parti offese a rispondere in solido, per risarcire parenti delle vittime e feriti, con gli imputati in caso di condanna. Unica ammissione come responsabile di parte civile per la “War private security”, società che quella sera si occupava della sicurezza. Per i riti alternativi le discussioni inizieranno con la gup De Palma il 12 gennaio 2022.
La giudice ha stralciato il procedimento per gli altri imputati: sarà un altro gup a decidere se rinviarli a giudizio il 3 febbraio 2022.
I riti alternativi formalizzati sono stati i patteggiamenti per Francesco Bartozzi, amministratore unico della Magic srl e Alessandro Righetti, addetto all’uscita di sicurezza; il rito abbreviato per il dj Marco Cecchini, organizzatore dell’evento della serata, in cui doveva esibirsi il trapper Sfera Ebbasta in dj set, i quattro proprietari dell’immobile (Alberto, Letizia e Marco Micci insieme a Mara Paialunga), Gianni Ermellini, responsabile della security, Carlantonio Capone e Quinto Cecchini, soci della Magic. Tra gli imputati che affronteranno l’udienza preliminare ordinaria con un altro gup, oltre al sindaco Principi, tecnici e membri della Commissione di vigilanza che diede il nullaosta nel 2017 per pubblici spettacoli nell’ex capannone agricolo.