SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Straccio il contratto e ritorno tra le Macerie e le Pecore dei Monti della Laga”. Sergio Pirozzi rinuncia ad allenare la Samb. Ora c’è l’ufficialità. Finale annunciato a nemmeno 24 ore dalla firma sull’accordo fino al 30 giugno 2023, giovedì scorso (il contratto fino al termine del campionato e la scrittura privata per la stagione successiva). Dopo le tensioni e le polemiche di questi giorni, l’allenatore nato proprio a San Benedetto del Tronto ha deciso di uscire allo scoperto.
È lo stesso Pirozzi a comunicare la decisione con un lungo post pubblicato sul suo profilo Facebook. Rifilando bordate all’ambiente, alle istituzioni e alla stessa società rossoblù presieduta da Roberto Renzi, che in questi tre giorni ha tenuto la testa sotto la sabbia. Tanto che è toccato proprio a Pirozzi togliere dagli imbarazzi la Samb.
“Nell’ultima settimana sono successe diverse cose, alcune gravi – scrive l’ex sindaco di Amatrice -. Stavo per tornare ad allenare, che è la mia grande Passione. Dovevo allenare la Sambenedettese. Poi, però, a qualcuno, che pensa di rappresentare una tifoseria e una città questo non andava bene. E fino a qui fa parte del gioco e ci sono abituato.
Quello che non posso accettare però è che quattro esaltati abbiano indirizzato minacce ai miei figli, alla mia famiglia, senza che nessuno, dico nessuno, deputato a farlo abbia speso una parola verso l’Uomo e la sua storia.
Di che cosa mi si accusa? Di essere legato all’Ascoli, alla sua curva, che scavò nelle Macerie di Arquata (del compianto Amico sindaco Aleandro Petrucci). Lo confermo. Come sono tifoso dell’Atalanta e della sua gente e di tutti i gruppi ultras che dopo il terremoto hanno dimostrato all’Italia intera cosa significa solidarietà. Grazie a loro Amatrice ha strutture sportive dove oggi giocano i bambini. Ecco, questa è la storia.
Avrei voluto allenare la Sambenedettese che andavo a vedere da bambino, avrei voluto far bene a San Benedetto del Tronto dove ho tanti amici e dove sono nato.
Non è stato possibile perché non metto a rischio l’incolumità e la serenità dei miei cari.
Mi hanno ferito i commenti ironici sulla Tragedia del Terremoto. Sono un allenatore professionista per passione (senza quella non puoi far niente nella vita). Straccio il contratto e ritorno tra le Macerie e le Pecore dei Monti della Laga…” conclude il suo post, Sergio Pirozzi.