Samb, caso Pirozzi: “Scelta non provocatoria nei confronti della piazza”

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nessuno della società si è presentato in sala stampa dopo Samb-Tolentino 1-0, né il presidente Roberto Renzi né il direttore generale Luca Faccioli. E nessuno ha inteso rilasciare dichiarazioni. La Samb, dopo aver lasciato la prima mossa a Sergio Pirozzi, è intervenuta – con grave ritardo, dopo aver tenuto la testa sotto la sabbia per giorni – solo stasera. Con un comunicato. Che giura di fare chiarezza, ma se lo fa, lo fa in modo molto parziale.

Lo riportiamo qui di seguito.

“Preso atto della rinuncia all’incarico del tecnico Sergio Pirozzi, affidata ai propri canali social, la società intende far chiarezza sull’intera vicenda. In questi giorni si è detto di tutto e di più ed è doveroso precisare alcuni aspetti salienti” scrive la Samb.

“La proprietà aveva individuato in Pirozzi un profilo tecnico idoneo alle sorti della squadra in questo momento difficile. Nessuna provocazione nei confronti della piazza come si è detto spesso e a torto da più parti. La società ha sempre rispettato il pensiero di tutti ed è sempre aperta al confronto costruttivo con chi ama questi colori. Tuttavia le minacce che, come ha riportato il tecnico nel suo post, non hanno risparmiato nemmeno la sua famiglia, vanno fermamente condannate. Senza se e senza ma. Ci teniamo a precisare che queste parole non rappresentano in alcun modo il pensiero di una città e di una tifoseria, quella sambenedettese, che tanto ha fatto per le popolazioni terremotate”.

“La società coglie l’occasione per augurare al tecnico Pirozzi le migliori fortune professionali per il futuro” conclude la nota stampa rossoblù.

L’unica certezza, al momento, è che fino a mercoledì, giorno di Aurora Alto Casertano-Samb, si andrà avanti in panchina con Sante Alfonsi e Stefano Visi.