GROTTAMMARE – “Non poteva esserci sorpresa più bella, nel giorno del 500esimo compleanno di Papa Sisto V”: così afferma Paola Di Girolami, direttrice dei Musei Sistini del Piceno dopo la visita di Vittorio Sgarbi nella sede museale di Grottammare.
Lunedì 13 dicembre, Sgarbi, che ha partecipato al taglio del nastro della mostra di Montalto Marche, dedicata a Sisto V e Pericle Fazzini, ha chiesto alla Di Girolami di poter visionare il Museo Sistino di Grottammare, sede principale dell’esposizione diffusa nelle varie sedi museali, sul Papa piceno e dal titolo “I doni di Sisto V alle terre del Piceno, un percorso nei Musei Sistini”.
Sgarbi ha apprezzato moltissimo il nuovo l’allestimento nella chiesa di San Giovanni Battista, nel paese alto della città costiera ed interamente dipinta dall’artista sambenedettese Giuseppe Pauri: “L’allestimento, elegante e allo stesso tempo aristocratico, si giustappone alla chiesa in maniera armonica, esaltando i pezzi in mostra” ha commentato. Lo storico dell’arte, accompagnato dalla direttrice Di Girolami, si è soffermato molto sul piviale del paramento di Sisto V, restaurato proprio per il centenario, sul maestoso paliotto d’altare e sulla borsa per il corporale, del ricamatore fiorentino del XV secolo, su probabile cartone di Sandro Botticelli. Sgarbi ha messo in evidenza come “il crocifisso di San Francesco alle Fratte ed il paliotto d’altare siano stati ricollocati in un luogo liturgico, cioè una chiesa”.
“Sgarbi si è dimostrato molto disponibile ed interessato a vedere tutti i manufatti esposti – ha raccontato la Di Girolami – Da lì ci siamo diretti al Torrione della Battaglia, dove si trova il museo di Pericle Fazzini con i disegni dei 7 vizi capitali, l’altra parte della mostra di Montalto”.
Anche in quell’occasione ha trovato il museo molto ricco, ci sono infatti bronzi, opere in oro, disegno e incisioni, esternando apprezzamenti e giudizi molto positivi.
“Sgarbi – sono ancora le parole di Paola Di Girolami – ha definito molto intelligente esporre a Grottammare, luogo di nascita di Sisto V, le opere che non erano visibili al Museo Sistino di Montalto, ancora chiuso per i danni del terremoto. Così come ha reputato ottima la strategia di diffondere altre opere dei Musei Sistini stessi, evidenziandone la correlazione con il pontefice o al territorio, come le opere di Simone de Magistris, Sebastiano Sebastiani, Desiderio Bonfini per citarne alcuni.