Nei prossimi giorni verranno sottoposti ad interrogatorio di garanzia il medico di base ascolano ed il presunto intermediario arrestati nella giornata di ieri per i green pass bluff. Si tratta rispettivamente del dottor Giuseppe Rossi, rinchiuso a Marino del Tronto e di Maurizio Srappelli ai domiciliari.
Un numero di vaccini prelevati molto più alto rispetto a quello di altri medici per inoculazioni che sarebbero state destinate a soggetti che non erano suoi assistiti, anche da fuori regione. Sono queste alcune delle anomalie riscontrate dall’Asur 5 che hanno fatto scattare le indagini sui falsi green pass, ancora in corso da parte della procura di Ascoli Piceno. Secondo gli inquirenti il dottor Rossi ritirava dal Centro vaccinale dell’Area Vasta 5 dosi anti Covid senza somministrarle ai pazienti per poi inviare attestazioni di avvenuta vaccinazione con conseguente rilascio di green pass.
Pesanti le accuse a carico del medico che deve rispondere di peculato per 120 dosi ritirate, ma anche di falso indotto in atto pubblico riguardo a 150 attestazioni di avvenuta inoculazione. Nei guai anche i 73 soggetti destinatari dei falsi green pass nei cui confronti è stato ipotizzato il reato di falso in concorso con il medico.
Tra questi Maurizio Strappelli, finito ai domiciliari in quanto ritenuto dalla procura l’intermediario tra medico e pazienti. Il medico è indagato anche per tentata truffa aggravata ai danni dell’Asur riguardo al costo previsto per ciascuna dose di vaccino. Resta da capire a livello disciplinare quali saranno i provvedimenti che verranno presi nei suoi confronti dall’Ordine dei medici chiamato anche a valutare la sua condotta. Sono scattate inoltre 15 perquisizioni con sequestro di telefoni cellulari ed altro materiale utile alle indagini.