ASCOLI PICENO – Comparirà domani davanti al gip di Ascoli per l’interrogatorio di garanzia, Giuseppe Rossi il medico di medicina generale arrestato martedì mattina e rinchiuso nel carcere di Ancona perché ritenuto responsabile di aver rilasciato le certificazioni per ottenere il green pass senza inoculare i vaccini.
Davanti al giudice si siederà a Maurizio Strappelli, anch’egli arrestato e posto ai domiciliari, perché ritenuto il presunto intermediario con il medico. Nell’ordinanza con cui ha disposto le misure cautelari, il giudice per le indagini preliminari, Annalisa Giusti, nel motivare la custodia cautelare in carcere evidenzia come il dottor Rossi, «in spregio ai suoi doveri deontologici» ha dimostrato di essere «assolutamente insensibile alle esigenze sanitarie ed al contenimento e alla gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19».
Duro il giudizio che il giudice dà del medico nella sua ordinanza in cui si sottolinea «la disinvoltura manifestata nella reiterazione delle condotte delittuose – si legge nel dispositivo -, in un momento in cui il Paese è messo a dura prova dall’aumento esponenziale dei casi di positività e dalle quarantene» è «chiaro indice dell’insensibilità medica ed umana dell’indagato Rossi che, anziché promuovere la campagna vaccinale, ha consentito a numerosi soggetti di eludere le disposizioni vigenti».
Una condotta che peraltro il medico ha reiterato nonostante l’Asur avesse dato avvio ad una indagine interna ed erano anche uscite indiscrezioni di stampa.
Pesanti le accuse a carico del medico che deve rispondere di peculato per 120 dosi vaccinali ritirate delle quali secondo la Procura si disfaceva senza somministrarle, falso indotto in atto pubblico riguardo a 150 attestazioni di avvenuta inoculazione e rispetto al conseguente rilascio di certificazione verde a 73 soggetti anche loro indagati per falso in concorso con il medico.