ANCONA – Si arricchisce di dettagli l’inchiesta sugli arresti per falsi green pass del centro Paolinelli di Ancona.
Un medico dell’hub del capoluogo avrebbe finto di aderire all’organizzazione criminale, per permettere agli inquirenti di raccogliere prove.
Avrebbe anche registrato con il suo telefono cellulare una confessione all’infermiere che somministrava falsi vaccini.
Da qui la possibilità per gli agenti della squadra mobile di sistemare le telecamere nei box e raccogliere prove decisive.
Tra le persone sospette ci sarebbero stati un discreto numero di romeni che hanno fatto insospettire il medico detective che, allo scopo di approfondire, si è avvicinato al box delle inoculazioni e notato che Luchetti gettava il contenuto della siringa.