L’AQUILA – Compravano droga nel litorale romano per poi farla trasportare all’Aquila da corrieri che lo nascondevano all’interno di vani appositamente ricavati in diversi autoveicoli di fiancheggiatori incensurati in modo da limitare il più possibile i normali controlli alla circolazione stradale: con una operazione che ha coinvolto circa cento militari, i carabinieri del comando provinciale dell’Aquila hanno sgominato “un vero e proprio gruppo criminale che gestiva con profitto un traffico di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e hashish tra il capoluogo abruzzese e il litorale romano in particolare nei centri di Ardea e Pomezia”.
Sono 14 le misure cautelari scattate questa mattina emesse dal G.I.P. presso il tribunale di L’Aquila, su richiesta del pm Marco Maria Cellini con l’inchiesta coordinata dal procuratore capo, Michele Renzo, alla quale ha preso parte anche il sostituto Guido Cocco: 6 in carcere, 4 agli arresti domiciliari e 4 con l’obbligo di dimora nel comune di L’Aquila).
La operazione ha toccato oltre al capoluogo abruzzese, ha toccato le città di Chieti, Vasto (Chieti), Ardea e Pomezia, in provincia di Roma, Cremona, Napoli e Brescia: gli indagati, a vario titolo, devono rispondere delle accuse di concorso nel reato di spaccio di sostanze stupefacenti e favoreggiamento personale, All’operazione hanno partecipato anche diverse unità cinofile antidroga provenienti da Chieti, Modugno (Bari), e Roma e un’unità del 16° nucleo elicotteri di Rieti.
Le indagini svolte con attività tecniche e attraverso numerosi servizi di osservazione, controllo e pedinamento, sono scattate ad inizio 2021.