RIGOPIANO – “Non esiste nessuna evidenza scientifica di correlazione tra il terremoto e la valanga che si sono verificati in occasione della tragedia di Rigopiano”. E’, in estrema sintesi, quanto sostiene uno studio condotto dall`università di Trento che smonterebbe la tesi degli imputati coinvolti nella drammatica vicenda che nel 2017 portò alla morte di 29 persone. Domani, martedì 18 gennaio, si celebra il quinto anniversario. Secondo quanto si legge nello studio realizzato dal professor Nicola Pugno e pubblicato sulla rivista Matter, della casa editrice Cell Press, il terremoto non ha avuto “con grandissima probabilità”, si legge nella nota stampa, “alcuna incidenza sulla catastrofe dell`Hotel Rigopiano: questi fenomeni producono sovraccarichi sul manto nevoso preesistente equivalenti solo a pochi centimetri di neve fresca. La valanga che ha travolto il resort causando la morte di 29 persone è stata dovuta essenzialmente alla fitta nevicata, tre metri, caduta nelle 72 ore precedenti”. Pugno ha ricevuto l`incarico, quale perito di parte, da Studio3A-Valore Spa, società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e tutela dei diritti dei cittadini, che assiste, unitamente all`avvocato Andrea Piccoli, del foro di Treviso, uno degli 11 superstiti: Giampaolo Matrone, oltre alla figlioletta Gaia, di 10 anni.
“Quest`accurata perizia realizzata da uno dei massimi esperti del settore mi ha rassicurato: la tesi degli indagati si è dimostrata illogica”. E` il commento di Giampaolo Matrone, che domani non sarà a Rigopiano. Nel dramma ha perso la moglie Valentina Cicioni.