Sanità: salta parte salario accessorio, protesta infermiere

ASCOLI PICENO – Le rappresentanze sindacali, NurSind, Fials, Uil, Cisl e Cgil della provincia di Ascoli Piceno hanno annunciato lo stato di mobilitazione degli infermieri, con due presidi in programma il 25 e il 27 gennaio rispettivamente presso gli Ospedali Mazzoni e Madonna del Soccorso. La protesta nasce dal fatto che l’Area vasta 5 ha comunicato la mancanza di soldi del fondo disagio del 2021 per pagare tutto il salario accessorio (indennità notturna, reperibilità, festivi, straordinari, indennità di presenza, etc). “Quindi – afferma Maurizio Pelosi, segretario territoriale NurSind Ascoli – nel mese di gennaio il pagamento del salario accessorio sarà ridotto del 50%, con decurtazione media di 200/250 euro in meno rispetto ai mesi precedenti. 23 mesi di emergenza e questo è il premio per gli infermieri”. “Nella mensilità di febbraio il fondo del disagio 2021 – prosegue il sindacalista NurSind Ascoli – sarà completamente esaurito, quindi la decurtazione é del 100%, ovvero 400/500 in meno rispetto ai mesi precedenti. Il nuovo direttore Esposito ha preso in carico il problema e nei prossimi giorni ci farà sapere come affrontare e soprattutto ripristinare il fondo del disagio”. Il problema si aggiunge ad una serie di criticità già esistenti denunciate dai sindacati: la rottura del tavolo di contrattazione relativa al fondo 2021, l’insufficienza e la precarietà del personale, i ritardi nel riconoscimento di istituti giuridici e contrattuali. Alla mobilitazione ha aderito anche il sindacato infermieristico Nursing Up. “Rivolgiamo un appello pubblico all’assessore regionale al bilancio Guido Castelli, al sindaco di Ascoli Marco Fioravanti, al sindaco di San Benedetto Antonio Spazzafumo e all’assessore alla sanità Filippo Saltamartini, affinché non siano indifferenti alle criticità esposte, e mostrino – afferma Roberto Tassi, dirigente territoriale del Nursing – un vero impegno per risolvere al più presto questa inaccettabile situazione di disparità di trattamento nei confronti dei dipendenti dell’Area vasta 5 che dura da troppo tempo”.