L’AQUILA – La Procura distrettuale di Catania, nell’ambito di una complessa attività di indagine condotta dalla Polizia Postale, ha chiesto e ottenuto dal Giudice per le indagini preliminari una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un uomo di anni 27, operaio e residente all’Aquila, ritenuto responsabile di atti sessuali con minore e produzione di materiale pedopornografico.
L’indagine, avviata dalla Polizia Postale di Ragusa, trae origine dalla denuncia di una mamma residente in quella provincia, la cui figlia di 9 anni era stata adescata dall’arrestato tramite i servizi Instagram e WhatsApp e indotta a inviare immagini e video intimi. L’arrestato, infatti, sarebbe riuscito a conquistare la fiducia della bambina convincendola a intrattenere con lei “giochi erotici” on line. Diversi sono anche i video di autoerotismo che sarebbero stati inviati dallo stesso alla piccola e le richieste sessuali da lui fette al fine di ottenere immagini di pornografia minorile. I fatti risalgono a poche settimane fa e sono stati scoperti dai genitori che li hanno subito denunciati. Gli approfondimenti investigativi hanno condotto alla identificazione dell’autore e a raccogliere elementi probatori, allo stato del procedimento in cui non si è ancora instaurato il contradittorio delle parti, che hanno consentito al pubblico ministero di richiedere e ottenere con tempestività apposito provvedimento cautelare in carcere alla luce, tra l’altro, dei precedenti specifici dell’ uomo e della sua pericolosità. Nel corso dell’attività è stato sequestrato materiale informatico che sarà sottoposto ad approfondite analisi da parte degli esperti della Polizia Postale per chiarire eventuali ulteriori adescamenti o violenze a minori compiuti dall’indagato.